Arch. Sonia Multari

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Chi sono

Il mio viaggio nel mondo dell’architettura raggiunge la sua prima tappa nel 2000, anno nel quale conseguo la laurea al Politecnico di Milano con una tesi in urbanistica partecipata.
Due anni dopo, colgo la possibilità di approfondire gli aspetti legati alla bioarchitettura ed all’urbanistica partecipata grazie al conseguimento di un diploma al termine di un master post laurea, culminato con un periodo di stage presso la Società AMBIENTE ITALIA S.r.l. Istituto di Ricerca, durante il quale mi sono occupata del progetto di riqualificazione energetica di un edificio scolastico sito a Palermo.
Dal 2005, al 2013 svolgo la mia professione collaborando con lo studio di Ingegneria e Architettura Arking di Monza. In questo periodo, affino le mie capacità progettuali da un punto di vista architettonico ed energetico.
Ricopro anche il ruolo di responsabile tecnico per Alfredo Noseda Scale, un’attività di carattere progettuale e commerciale inserita nell’ambito della realizzazione di scale per interni in legno ed acciaio.
Parallelamente a queste esperienze lavorative, ho l’occasione di maturare un’interessante esperienza formativa grazie allo svolgimento del ruolo di Consigliere di Circoscrizione e Coordinatore della Commissione Urbanistica nella Circoscrizione n. 5 San Biagio – Cazzaniga di Monza e come Consigliere nella Commissione alloggi Comunali sempre nella stessa città.
Nel 2015 ha inizio la mia attività di libero professionista, che si concentra sulla progettazione architettonica preliminare ed esecutiva relativa ad attività di ristrutturazione edilizia, alla gestione di tutte le pratiche ad essa connesse e sull’analisi energetica in ambito edilizio, atta alla realizzazione di ambienti ed architetture ecosostenibili.
La comparsa dei bonus di ristrutturazione al 110%, avvenuta alla fine dell’anno 2020, mi da la possibilità di mettere a frutto in maniera organica quello che sono le conoscenze maturate nel campo della progettazione ecosostenibile e di ampliare le collaborazioni con società, imprese, professionisti ed artigiani del settore edilizio.
Dal 2022, alle attività in ambito edilizio si è affiancata un’altra esperienza professionale, ovvero quello che riguarda la mia collaborazione con la società Openfiber, per la quale ho potuto svolgere gli incarichi di Direttore Lavori e Responsabile per la Sicurezza nei cantieri stradali aperti al fine di diffondere il servizio della fibra ottica sul territorio nazionale.
La mia passione per l’architettura, l’arte e la letteratura mi hanno portato ad entrare nel Consiglio Direttivo dell’associazione Mnemosyne, con sede operativa nel comune di Monza, grazie alla quale posso collaborare alla creazione di interessanti e coinvolgenti iniziative di carattere culturale. Dal 2009, al 2019, inoltre, ho potuto dare il mio contributo come tecnico all’organizzazione dell’annuale Corteo Storico, che si tiene nel mese di giugno nel territorio comunale monzese.

Sono un Architetto specializzato in:

  1. Progettazione edilizia preliminare ed esecutiva relativa ad attività di ristrutturazione e nuova costruzione.
  2. Progetti di ristrutturazione d’interni.
  3. Analisi, progettazione e gestione dei lavori di riqualificazione di condomini ed unità immobiliari indipendenti.
  4. Redazione di diagnosi energetiche ( Legge 10 ) e di progetti finalizzati al risparmio energetico in ambito di riqualificazione edilizia e nuova costruzione.
  5. Redazione di Certificazione Energetiche, o Ape (Attestato di prestazione energetica).
  6. Redazione di pratiche edilizie e sanatorie.
  7. Redazione di variazioni catastali, ovvero dell’aggiornamento delle schede catastali a seguito dell’esecuzione di attività di ristrutturazione, o della presentazione di pratiche di sanatoria.
  8. Redazione di studi di fattibilità atti a definire in via preliminare le possibilità di intervento progettuale su immobili, o terreni.
  9. Redazione di DVR ( Documento di Valutazione del Rischio ) e di Piani di Sicurezza ed Evacuazione per piccole attività e condomini.

Titoli, Master, Specializzazioni e Formazione

1) ANNO 2000: conseguimento della Laurea in Architettura con una tesi in urbanistica dal titolo “Cambiare Milano: dalla complessità delle idee ad un progetto di città sostenibile “

2) ANNO 2001: conseguimento del Master in Progettazione Ambientale presso il Politecnico di Milano – Laboratorio Abita; progettazione ecosostenibile a livello edilizio, urbano e paesaggistico, urbanistica partecipata.

3) ANNO 2002: conseguimento del Master in Progettazione Ambientale presso il Politecnico di Milano – Laboratorio Abita; progettazione ecosostenibile a livello edilizio, urbano e paesaggistico, urbanistica partecipata.

4) ANNO 2008: Dipartimento di Scienza e Tecnologia dell’Ambiente Costruito del Politecnico di Milano ed Ordine degli Architetti di Monza e Brianza – Frequentazione corso e conseguimento dell’ idoneità all’attività di Certificatore Energetico.

5) ANNO 2013: Ordine degli Architetti e pianificatori di Monza e Brianza – Corso di Elementi di acustica, tecnica fonometrica, inquadramento legislativo, valutazione di impatto e clima acustico, calcolo previsionale requisiti acustici passivi, anche con l’utilizzo di software e Workshop di misurazione in opera.

6) ANNO 2014: Corso per la stesura delle schede catastali con l’utilizzo del programma Docfa.

7) ANNO 2019: Ordine degli Architetti e pianificatori di Monza e Brianza – Corso ed abilitazione per lo svolgimento dell’attività di Coordinatore della Sicurezza in fase di progettazione e Coordinatore della Sicurezza in fase di Esecuzione.

I miei punti di forza

  1. Attenzione alle esigenze che il cliente deve soddisfare;
  2. Volontà di instaurare con il cliente un rapporto empatico e di fiducia al fine di comprendere al meglio quelle che sono le sue esigenze;
  3. Ricerca del modo più proficuo per raggiungere il risultato auspicato;
  4. Convinzione del fatto che il cliente vada guidato nella visione del risultato che vuole raggiungere. Ciò significa esporre in maniera chiara ogni particolare relativo alle attività che si devono svolgere, correggendo, così, quelle che possono essere convinzioni errate che il committente può aver maturato;
  5. Precisione nello svolgimento della mia attività sia un elemento fondamentale e che sia tra quelli che mi contraddistinguono;
  6. Aggiornamento professionale, costante nel tempo e quello che riguarda l’importanza di avere una squadra di professionisti di fiducia con i quali collaborare per poter fornire il miglior servizio possibile.

Attività

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Ristrutturazione riqualificazione energetica progettazione e realizzazione di nuovi immobili

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Direzione cantieri e gestione della sicurezza

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Consulenza
nella compravendita immobiliare

  • Redazione di Certificazioni Energetiche
  • Verifica della conformità edilizia e urbanistica degli immobili e gestione delle pratiche di sanatoria
  • Redazione delle schede catastali per aggiornamenti, o variazioni
  • Studi di fattibilità inerenti attività di recupero edilizio, o le possibilità di utilizzo di aree e terreni di particolare interesse.
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Consulenza
con gli Amministratori di Condominio:

  • gestione dei processi di riqualificazione e messa in sicurezza degli immobili da loro gestiti.

Collaborazioni

Tutti i professionisti e le realtà imprenditoriali sino a qui menzionati fanno da tempo parte del mio gruppo di collaboratori grazie al quale ho la possibilità di poter garantire un servizio completo di progettazione preliminare ed esecutiva, nonché la gestione del cantiere. La conoscenza e la fiducia professionale reciproca si sono sviluppate nel corso degli anni grazie alla partecipazione e numerosi lavori. Il punto di collaborazione più assidua si è raggiunto negli anni che sono stati caratterizzati dalle attività di ristrutturazione con Bonus fiscale del 110%. Grazie a questa squadra, ho potuto portare a termine numerosi progetti.

Arca Progettazioni

Studio di Ingegneria con sede a Villasanta in Via Confalonieri n. 79 e composto dall’Ing. Andrea Arcucci e l’Ing. Luca Domenico Casiraghi. Collaboro con questa realtà da diversi anni. A loro mi affido per la gestione degli aspetti strutturali relativi alla progettazione architettonica.

Ing. Massimiliano Vanoni

con studio in Vi Vittoria n. 8 a Sumirago ( VA ), specializzato nella progettazione di impianti di riscaldamento, raffrescamento e ventilazione meccanica controllata. La sua collaborazione ha una grande importanza nell’ambito della progettazione e della riqualificazione energetica, in quanto è con lui che mi confronto per la scelta ed il dimensionamento delle apparecchiature che dovranno servire gli immobili oggetto di intervento e che dovranno soddisfare tutti i requisiti evidenziati nelle analisi energetiche da me condotte.

Dott. Fabrizio Prati

con studio in Via Castelfidardo n. 8 a Monza. E’ un preziosissimo referente per tutto ciò che riguarda gli aspetti fiscali relativi ai costi degli interventi di ristrutturazione e riqualificazione energetica ed edilizia. Il suo titolo di Geometra e la sua attività di CTU presso il Tribunale di Monza, poi, mi danno la possibilità di confrontarmi con lui anche per tutto ciò che riguarda la valutazione immobiliare e la gestione di problematiche di carattere particolare relative agli aspetti della regolarità edilizia ed urbanistica.

Arch. Daniele Fiorani

titolare dello Studio Lab3 con sede in Via Ajraghi n. 30 a Milano. La nostra collaborazione si sviluppa nella direzione della progettazione energetica ed ecosostenibile e nel suo preziosissimo apporto relativo alla gestione della sicurezza in cantiere.

Geom. Anna Redaelli

con studio in Via Salvabella n. 4 a Briosco ( MB ). La nostra è una collaborazione molto proficua per quanto concerne la gestione di pratiche edilizie e la progettazione e gestione della sicurezza in cantiere.

Krono Costruzioni di

Davide Perosa

con sede in Via Salvabella n. 4 a Briosco ( MB ). Questa è la mia impresa di riferimento per tutti quelli che sono i lavori di ristrutturazione, riqualificazione e nuova realizzazione immobiliare.

FAQ (quello che le persone chiedono)

Al fine di verificare se un immobile è regolare da un punto di vista edilizio ed urbanistico è necessario fare un accesso agli atti presso l’Ufficio Tecnico Comunale ove esso si trova ed analizzare tutta la documentazione che è stata prodotta da quanto l’immobile è stato realizzato, sino ad oggi. Se si riscontrano delle difformità tra il suo stato attuale e quello che è stato dichiarato in Comune ( come, ad esempio, la modifica degli spazi interni, o la realizzazione di variazioni in facciata senza nessuna pratica edilizia ), diviene necessario rivolgersi ad un Tecnico per esaminare il caso e capire in quale modo sanare quello che, tecnicamente, viene definito con il termine di “ abuso edilizio “.

E’ possibile che la scheda catastale possa certificare la regolarità edilizia ed urbanistica di un immobile se in Comune non esistono documenti di alcun genere che riguardino la sua realizzazione o l’esecuzione di modifiche nel corso del tempo. Questo può avvenire anche nei casi in cui le planimetrie depositate siano quelle che vengono chiamate “ piano tipo “ e che sono state redatte prima del 1967, ovvero negli anni durante i quali non esisteva l’obbligatorietà all’aggiornamento del progetto presentato in comune al fine di dichiarare le variazioni in corso d’opera. In tutti gli altri casi, gli unici documenti che stabiliscono la regolarità edilizia di un immobile sono quelli depositati presso gli Uffici Tecnici Comunali. Si sottolinea il fatto che quanto qui riportato va sempre verificato con l’Ufficio Tecnico Comunale in quanto, in alcuni casi, i Comuni non hanno una posizione univoca in relazione alla gestione di queste problematiche.

Non è possibile vendere un immobile che presenta un abuso edilizio in quanto l’acquirente potrebbe chiedere la rescissione del contratto, o la restituzione di una parte della somma pagata, nel caso in cui dovesse provare di essere stato tratto in inganno, comprando un bene non completamente conforme a quanto dichiarato in Comune.

Per risolvere un problema di irregolarità edilizia, la prima cosa da fare è contattare un tecnico ( architetto, ingegnere, o geometra ) ed organizzare con lui un sopralluogo al fine di analizzare la situazione. Successivamente, sarà necessario richiedere al Comune tutti gli atti edilizi relativi all’immobile da sanare e, dopo averli analizzati, presentare all’Ufficio Tecnico una pratica di sanatoria. Con questa procedura, la modifica edilizia realizzata e non dichiarata e, per tali ragioni, definita come abuso verrà comunicata in modo formale, dimostrando che la sua presenza rispetta il Regolamento Edilizio, Igienico Sanitario ed Urbanistico vigente ad oggi e quelli in essere al momento della realizzazione della modifica ( Doppia Conformità ). Contestualmente alla presentazione della pratica, il proprietario dell’immobile dovrà pagare alle casse comunali una sanzione che, nella maggior parte dei casi, ammonta ad € 1.000,00, ma che deve essere valutata nello specifico, in quanto potrebbe subire delle variazioni a seconda del tipo di abuso da sanare.

Il costo di una sanatoria è costituito dalle seguenti voci:

  1. la parcella del professionista al quale viene dato l’incarico di analizzare la situazione, presentare la pratica di sanatoria ed anche quella relativa all’aggiornamento della scheda catastale;
  2. la sanzione pecuniaria da pagare al Comune che, nella maggior parte dei casi, ammonta ad € 1.000,00, ma che deve essere valutata nello specifico, in quanto potrebbe subire delle variazioni a seconda del tipo di abuso da sanare;
  3. le spese d’ufficio e di registrazione relative alla presentazione della pratica di sanatoria e di quella inerente la variazione della scheda catastale, quantificabili caso per caso. Alla luce di quanto sin qui affermato, risulta fondamentale richiedere un preventivo di spesa dettagliato al tecnico che si decide di incaricare della risoluzione del problema.

Non è possibile dare una risposta a tale domanda, in quanto ogni situazione va analizzata nello specifico. L’unica cosa che si può affermare con certezza ed in via del tutto generale è che un abuso che si dovesse identificare come non sanabile deve essere fisicamente rimosso al fine di poter ritenere regolare da un punto di vista edilizio ed urbanistico l’immobile oggetto di analisi.

La Certificazione Energetica, o, più precisamente, l’Attestato di Prestazione Energetica è un documento di sintesi di quello che è il comportamento energetico di un immobile. Rappresenta il risultato di un’analisi, che si esegue grazie a software specifici, che da come elemento primario il valore EPgl, ovvero l’Indice di prestazione energetica globale, che consiste nel quantitativo di energia ( rinnovabile e non rinnovabile ) che l’immobile consuma per il riscaldamento, il raffrescamento, la produzione di acqua calda sanitaria, la ventilazione meccanica ( se presente ) e l’illuminazione ( solo in immobili che hanno destinazioni commerciali, produttive, o terziarie ). La sua unità di misura è il kWh/ mq annuo. Da ciò, si evince che il consumo energetico, come descritto poc’anzi, è dato per mq di superficie utile dell’immobile oggetto di analisi. Da questo dato fondamentale, si estrapola quella che viene definita come la “ classe energetica “, che va dal valore più alto, ovvero l’A4, che rappresenta un edificio, o appartamento, che richiede un quantitativo di energia esiguo al fine di alimentare i servizi in esso contenuti, a quello più basso, ovvero la G che sta ad indicare un bene immobile particolarmente energivoro.

I documenti necessari al fine di redigere l’Attestato di Prestazione Energetica sono i seguenti:

  1. Scheda catastale aggiornata dell’immobile
  2. Carta d’identità e codice fiscale del proprietario, o di uno dei proprietari in caso di beni cointestati
  3. Schede tecniche relative alle caratteristiche energetiche degli infissi ( se in possesso dei proprietari )
  4. Libretto d’impianto della caldaia sia nel caso di riscaldamento autonomo, che nel caso di riscaldamento centralizzato.

Si: ai fini della redazione dell’Ape il sopralluogo è sempre necessario, al fine di eseguire un rilievo completo dell’immobile ( che servirà per il disegno della planimetria sulla quale basare l’analisi energetica eseguita con apposito software ) e degli impianti che lo servono.

La Scheda Catastale di un immobile rappresenta la sua esatta conformazione geometrica che deve corrispondere allo stato di fatto dei luoghi. E’ lo strumento con il quale si compie il primo passo al fine di verificare la conformità catastale ed edilizia in tutti i casi in cui ciò si renda necessario ( atti di vendita, successioni, etc ). Fornisce, inoltre, all’Agenzia delle Entrate la quantificazione della sua superficie utile che, insieme alla classe catastale, determinano la rendita catastale, dato alla base di molti calcoli fiscali, tra il quali quello dell’IMU ed utile nelle operazioni di stima immobiliare.

La scheda catastale deve essere aggiornata nel momento in cui presenta delle differenze rispetto allo stato di fatto dell’immobile al quale si riferisce. Questo fatto evidenzia la presenza di una difformità che va indagata attraverso l’Accesso agli Atti presso l’Ufficio Tecnico Comunale. Bisogna sempre tenere presente il fatto che, da un punto di vista normativo, la regolarità edilizia viene stabilita dai documenti relativi all’edificazione ed a tutte le operazioni di modifiche e ristrutturazioni che hanno interessato un immobile e che sono custoditi negli archivi comunali. La planimetria catastale e quella depositata in Comune devono essere identiche. Se esiste una differenza, questa rappresenta quasi sempre un’opera muraria, o una variazione, non dichiarata e risolvibile solo attraverso la redazione di una pratica di sanatoria, il pagamento della relativa sanzione pecuniaria e l’aggiornamento della scheda catastale come atto conclusivo.

Un altro caso che rende necessario il suo aggiornamento è quello relativo all’esecuzione di lavori di ristrutturazione che comportino il mutamento della planimetria dell’immobile. Si presenta in comune l’idonea pratica edilizia per denunciare i lavori e, dopo averla chiusa nel momento della loro conclusione, si provvede all’aggiornamento della scheda catastale.

Al fine di aggiornare una scheda catastale, è necessario disegnare la planimetria corretta dell’immobile seguendo alcune precise regole stabilite dal Settore Servizi Catastali dell’Agenzia delle Entrate. Dopodichè, si presenta una pratica di registrazione del nuovo documento denominata Docfa, ovvero il termine con il quale si identifica il software necessario per generarla. Da tutto ciò si evince che questa attività deve essere svolta da un professionista esperto del settore ( architetto, ingegnere o geometra ). I costi di questa procedura constano delle seguenti voci:

  1. 1) parcella del professionista
  2. 2) diritti di registrazione al catasto della nuova scheda che, attualmente, ammontano a € 70,00 per unità immobiliare.

Si. La scheda catastale deve riportare l’esatta conformazione geometrica e distribuzione degli spazzi che caratterizzano l’immobile al momento presente. Qualsiasi differenza stabilisce la necessità di approfondire la situazione per evidenziare eventuali abusi edilizi e sanarli.

La correttezza della scheda catastale viene verificata nel momento in cui un immobile deve essere venduto, in quanto il Notaio ha il dovere di eseguire questo controllo prima della stesura del rogito. La stessa operazione viene eseguita dai periti delle banche nel caso in cui gli acquirenti abbiano la necessità di accendere un mutuo per effettuare l’acquisto. Questa verifica serve a stabilire la regolarità catastale dell’unità immobiliare, necessaria al fine di rendere valido il contratto di vendita. Lo stesso tipo di controllo viene effettuato dai tecnici incaricati dalla proprietà prima dell’esecuzione di lavori di ristrutturazione, al fine, in questo caso, di stabilire l’esistenza della necessaria regolarità catastale ed edilizia dell’immobile.

In questo caso, si rende necessario eseguire un accesso agli atti presso l’Ufficio Tecnico del Comune per verificare quanto riportato nelle planimetrie presentate nelle pratiche di edificazione e ristrutturazione dell’unità immobiliare. Se in esse esiste la stessa difformità dallo stato di fatto riscontrata nella scheda catastale, sarà necessario risolvere la situazione presentando una pratica di sanatoria, conclusa la quale bisognerà registrare al catasto il conseguente aggiornamento della planimetria.

Ci sono due diverse possibilità per ottenere una copia di una scheda catastale:

  1. Recarsi presso il polo catastale della propria città, o quello più vicino al proprio comune di residenza e richiederla direttamente ai loro sportelli;
  2. Chiedere ad un professionista abilitato di accedere al portale Sister del sito dell’Agenzia delle Entrate e di inoltrare la richiesta telematica, che, normalmente, viene evasa in pochi minuti Bisogna tenere presente un elemento importante, ovvero il fatto che si ha diritto di richiedere solo le planimetrie catastali degli immobili che si possiedono. Nel caso in cui chi presenta la domanda non sia il proprietario del bene, questa persona deve avere una delega dell’intestatario. La ricerca del documento può essere fatta sia attraverso i dati anagrafici del proprietario, che utilizzando i dati catastali dell’immobile ( foglio, particella, o mappale, subalterno ). Questi ultimi possono essere recuperati in molti documenti ( rogiti, successioni, dichiarazione dei redditi ), anche se il primo tra tutti è quello della visura catastale.

Si. La scheda catastale deve essere conforme allo stato di fatto dell’immobile, garantendone, così, la regolarità catastale. In caso contrario, l’atto non ha valore.

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